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Educazione Performativa

MANIFESTO  

 

 

 

PERFORM-EDU è un progetto che consiste nel costruire e alimentare un nuovo concetto, quello di Educazione Performativa, capace di individuare il contributo specifico del teatro e dello spettacolo all'Educazione Generale e di definire il suo spazio autonomo all'interno dell'Educazione Artistica, accanto all'Educazione Visiva, Plastica e dell'Educazione Audiovisiva, e nell'ambito delle Arti dello Spettacolo, accanto all'Educazione Coreutica e Musicale. Sulla scena europea, il teatro e la performance sono l'unica arte che non è rappresentata nel curriculum pubblico obbligatorio, ad eccezione della città di Amburgo in Germania. Anche nei favolosi contesti pedagogici scandinavi, il teatro è appannaggio di programmi ausiliari in ultima istanza dipendenti da fondi privati.

 

 

Indaghiamo e lottiamo per costruire le basi teoriche e le evidenze necessarie affinché un giorno la Performative Education abbia il suo spazio come materia obbligatoria nei curricula pubblici europei. L'iniziativa mira a promuovere la presenza del teatro e dello spettacolo come pratiche pedagogiche e come metodologie per l'apprendimento corporeo creativo, la conoscenza situata e l'esercizio decoloniale all'interno dell'educazione generale. In dialogo con le istituzioni pubbliche e con i professionisti dell'educazione generale e artistica, progettiamo programmi di intervento nell'istruzione generale obbligatoria e nella formazione degli insegnanti nell'Educazione Performativa, per ampliare l'accesso alla pedagogia teatrale e la partecipazione democratica nei suoi strumenti creativi. Cerchiamo di promuovere l'interazione del teatro con la scuola, intendendo il contesto scolastico non come luogo di esposizione o sviluppo del pubblico, ma come laboratorio per la co-creazione di conoscenza e arte attraverso la performance. Riteniamo che la svolta pedagogica nelle arti performative abbia un interesse

 

Difendiamo anche lo spazio simbolico e concreto del teatro -tradizionalmente invisibile o emarginato- all'interno del movimento di rivendicazione dell'arte e dell'educazione, in alleanza con tutte le arti. Si vuole chiarire che il teatro ha autonomia metodologica all'interno delle arti performative e rispetto per le arti visive e all'interno delle arti performative. Pertanto, rivendichiamo la necessità che le istituzioni educative implementino programmi teatrali guidati o co-condotti da professionisti che hanno una formazione specifica sia nella pedagogia che nella ricerca teatrale, senza pregiudizio - ma al contrario - delle arti dello spettacolo. Inoltre, proponiamo la necessità di costruire un percorso accademico regolamentato in pedagogia teatrale come prerequisito per l'accesso all'insegnamento di entrambe le materie specialistiche all'interno delle Scuole Superiori di arti dello spettacolo in Spagna, attualmente insegnate da insegnanti di letteratura.

 

Ci interessa il teatro come strumento per sviluppare altre forme di conoscenza, affettiva, attiva e critica basate sul corpo. Contrastiamo la visione pedagogica dominante del teatro come mero strumento per migliorare il parlare in pubblico, la capacità di parlare in pubblico o come intrattenimento. Crediamo che risponda a una mentalità riduttiva e strumentale dell'arte, che pone la mente al di sopra del corpo e la parola al di sopra dell'esperienza. Questa mentalità è la stessa responsabile della progressiva esclusione delle arti dall'obbligo e sostiene l'attuale tendenza del sistema educativo a discriminare tra materie di serie A, quelle che sviluppano abilità cognitive/calcolo/verbali, e materie di serie B- che sviluppare capacità creative/socio-affettive. Questo tipo di discriminazione epistemica e pedagogica riproduce il meccanismo di reificazione del sapere corporeo che tradizionalmente appartiene alle minoranze come emarginato e del sapere legato alla natura come "risorsa", che informa il sistema di valori dell'attuale cultura coloniale ed estrattivista.

 

Riconoscendo il teatro come forma di pensiero corporeo e creativo in atto, si apre una base metodologica senza pari per progettare dispositivi di apprendimento che promuovano la decolonizzazione e la costruzione di atteggiamenti più sensibili, complessi e creativi nei confronti della società nel suo insieme e dell'ambiente. Vogliamo ridefinire il valore pedagogico del teatro per ampliare l'accesso a uno strumento potente per integrare il corpo come soggetto di conoscenza equa e creativa nell'educazione e come risposta affidabile all'istanza di innovazione eco-sociale della cultura attuale a partire dalla formazione scolastica.

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